lunedì 15 gennaio 2007

Lasciate un messaggio sarete richiamati

14/01/2007 il Messaggero

“Stasera parlerò alla Madonna”
OSIMO - La veggente che parla con la Madonna non c'è, ma la sua parola arriva via etere e basta ad entusiasmare i fedeli. Un grande crocefisso sugli spalti centrali, più in basso la statua della Vergine, ai lati 2 megaschermi e al centro un enorme altare dove alle 17 di ieri hanno concelebrato la Messa 10 sacerdoti con il padre francescano Ljubo Kurtovic, del convento di Medjugorje, braccio destro di padre Jazlo, e il vicario della Diocesi di Ancona-Osimo,'don Roberto Peccetti.
[...]
Sono arrivati da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo, qualcuno dal Molise ad incontrare Marija Pavlovic una dei sei veggenti che dal 25 giugno 1981 parla quotidianamente con Maria. La veggente che ha 4 bimbi e vive con il marito a Monza non ha però potuto presenziare all'incontro ma in diretta telefonica, prima dell'apparizione, ha parlato ai presenti.( esilarante! che una veggente annunci un futuro incontro con le divinità è inevitabile, ma che un giornalista riferisca della futura apparizione come di un fatto acquisto e certo mi lascia senza fiato.)
[...]
E' spetta­to a padre Ljubo riportare il dialogo ad una dimensione reli­giosa ricordando, dopo il rosa­rio, che Dio e la Madonna sono ovunque ma che a Medjugorje la loro presenza "si sente forte" invitando così al pellegrinag­gio.
A margine dell'incontro Don Peccetti ha spiegato di essere presente a nome dell'arcivescovo «ancora in Terra Santa ma spiritualmente qui, perché condivide - ha chiarito - i valori di fondo di questa esperienza di comunità. (sia chiaro i valori di fondo; come dire: sul ragù non ci pronunciamo, ma il soffritto lo facciamo uguale anche noi....) Dove ci sono 20 o più che pregano là è presente Dio. ( ecco un esempio di valore di fondo, Dio esiste: per Ljubo è ovunque, per Peccetti è presente solo in caso di raggiungimento del quorum qualificato di 20 ) E chi si rivolge alla Madonna parla a Cristo». Lasciate un messaggio, sarete richiamati....

martedì 9 gennaio 2007

I Pacs della discordia

08/01/07 il Messaggero
Fabriano: polemiche sui Pacs
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Un altro no alle coppie di fatto arriva dal vescovo di Fabriano Vecerrica: “le posizioni della chiesa sono ferme e decise, per noi esiste un unico modello di famiglia.
Massima attenzione alle esigenze di tutti ma non si può pretendere dalla chiesa una posizione diversa
(e chi la pretende; semmai è la chiesa che si scandalizza se gli altri hanno opinioni diverse) Inoltre non credo che ci sia tutta questa necessità (magari, forse, un po', ma tutta tutta non lo crede proprio) di istituire questo registro, come ho sottolineato nel mio messaggio di natale ai politici locali e ai cosiddetti (sich!) opinion leader, (evviva la sincerità, i politici dovrebbere studiare di più i discorsi del vescovo, li scrive apposta per loro, da vero Opinion Leader; forse dovrebbe provare con il dettato) mi auguro che prevelga la verità al consenso a tutti i costi.” (e così quando chi fa politica cerca il consenso senza litigare ecco che viene insinuata una presunta malafede di truffaldini e malevoli secondi fini, o la ottusa perorazione, fino alle conseguenze più nefaste, di cause sbagliate e svilenti la verità)


07/01/07 il Messaggero
Forza Italia consegna al vescovo di ancona la mozione anti-Pacs.
(incredibile, i politici locali di FI vanno dal vescovo per comunicargli una mozione che dovrà essere presentata in comune, lor signori saranno così imbranati da richiedere consigli, suggerimenti correzioni o sono così pessimisti sulle loro chances da implorare una benedizione?)
Una delegazione composta tra gli altri dal consigliere regionale Bugaro, dai consiglieri comunali Pelosi, Gnocchini, Rossi e Berardinelli ha incontrato ieri nella sede arcivescovile monsignor Menichelli (spero almeno imbarazzato da tanta indelicatezza, neanche fosse il capo dell'opposizione..) al quale è stato consegnato il testo della mozione che sarà presentata domani in Consiglio comunale a sostegno della famiglia tradizionale e contro le iniziative volte a riconoscere istituzionalmente «ogni suo surrogato». «I consiglieri di Forza Italia - fa sapere in una nota il coordinamento comunale del partito - denunciano nel proprio documento come la legalizzazione delle unioni di fatto e l'introduzione dei cosiddetti Pacs, di qualunque natura essi siano, (incredibile! il male assoluto; neanche i tumori sono tutti maligni!) possano minare in futuro le radici del vivere sociale». Ciò che preoccupa Forza Italia è che la «deriva relativista e nichilista in campo etico ha come obiettivo ideologico il disconoscimento del ruolo sociale della famiglia come luogo di trasmissione dei valori spirituali, culturali e solidaristici. Il paradosso è ancora una volta che la sinistra confonde l'emancipazione sociale con la negazione dei valori fondanti e delle identità forti che dovrebbero cementificare il vivere in comunità. Mettono a rischio il futuro delle nuove generazioni». E anche per questo Gnocchini (Fi) con cui si chiede la modifica dell'articolo 4 dello Statuto comunale eliminando dalla frase «il sostegno alla famiglia e ad ogni altra forma di stabile convivenza nel riconoscimento del loro valore sociale, formativo e solidaristico» la dicitura: “...e ad ogni altra forma di stabile convivenza sociale”. (Ecco la frase incriminata e criminale, non importa se indica una convivenza stabile e sociale, ovvero civile, il problema è che è altra!)
Sulla questione, riservandosi di leggere il documento (gentile espediente per evitare commenti a caldo che potrebbero finire sui giornali...) consegnato dagli esponenti di Forza Italia, il vescovo Menichelli ha auspicato che possano essere trovate le più ampie convergenze andando anche oltre gli steccati tradizionalmente riferibili alle due coalizioni. (ovvero mettetevi d'accordo con quelli del centro sinistra e vedete se ve la votano. Certo il vescovo parla senza preoccuparsi delle conseguenze politiche se tali consigli trovassero accoglimento fra i cattolici di maggioranza e opposizione, ma si sa, i preti non si intendono di politica....)

lunedì 1 gennaio 2007

auguri dal vescovo di Ancona Menichelli

31/12/06 il Messaggero
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E' da poco passato Natale.
Nelle sue omelie non è mai mancato il riferimento alla famiglia. Forse hanno inciso i recenti fatti di cronaca, la storia di quei video che hanno fatto emergere uno spaccato giovanile di Ancona certamente inaspettato?
Il mistero del Natale porta con sé tra le altre cose una riflessione sulla famiglia. Il figlio di Dio, pur decidendo di nascere povero, non si è fatto mancare la famiglia. (Che culo, Gesù rispetto a noi ha potuto scegliersi la famiglia giusta, infatti Giuseppe, un falegname, per i canoni dell'epoca non era assolutamente un povero; nacque in una stalla, ma solo perchè le locande erano tutte piene)
Indubbiamente la storia recente sottolinea travagli e difficoltà della famiglia. Un suo dissesto che purtroppo genera grandi scopensi affettivi ed educativi. I recenti fatti di cronaca, che dobbiamo leggere con rispetto perché pieni di sofferenza, indicano una riflessione dentro la quale si deve trovare particolare sottolineatura il fattore famiglia e il suo accorto impegno educativo. (evidentemente il vescovo ne sa più di noi; essendo coinvolti nella vicenda del video con violenze alcuni minori, non ci sono molte informazioni su di loro né sulle loro famiglie. Saranno famiglie dissestate, travagliate, di separati, divorziati, conviventi, di ex felicemente sposati o semplicemente di esseri umani?)
. Menichelli, il Papa non fa che richiamare la società italiana al senso di responsabilità rispetto a una tendenza spiccata verso il relativismo, che ha portato al centro del dibattito politico e sociale temi come i diritti delle coppie di fatto e l'eutanasia. A suo giudizio dove può essere trovata la sintesi tra mondo laico e mondo cattolico? Di più: può essere trovata?
«Più di una volta il Papa e i vescovi hanno parlato di valori non negoziabili. (ecco trovata la sintesi) Intendendo con questo non un programma dei No. Quanto, piuttosto la bellezza dei Sì a ciò che di fatto appartiene alla verità sull'Uomo e sulla Vita.
(molto educativo, non dire NO, ma dire SI', ma solo a quello che E', Verità e Vita. Il resto non appartiene nè alla verita sull'uomo né alla vita)
Dio non è uno che va contro l'Uomo, piuttosto è un padre che ama l'Uomo e la sua Identità. (ricordiamoci che la chiesa è madre) E' vero, siamo dentro il tempo del relativismo etico, dove tutto sembra omologato e indistinto. ( ah sì? Menichelli non riesce veramente a distinguere ciò che avviene nel nostro tempo di relativismo etico o dice così per semplificare e rendere tutto uguale e indistinto?)
In realtà il Bene rimane Bene e il Disordine rimane Disordine. (indovinate un po' cos'è il disordine? Che furbacchione, non contrappone al bene il male, ma il disordine, così chi non condivide la sua visione di Bene non è malvagio, ma confuso)
La vita e la famiglia sono valori non negoziabili. Non possono essere confusi (!) con altre scelte che non corrispondono al progetto di Dio. A me pare indispensabile che su questi punti tanto delicati non si finisca per cadere nella contrapposizione tra ideologie. Piuttosto è indispensabile ragionare con verità e carità». (che caro, ci offre caritatevolmente la Verità. La Verità è in Assoluto Una, tutto il resto diventa ideologico)
Il 2007 sarà un anno particolarmente intenso per la Chiesa marchigiana per la visita di Papa Ratzinger a Loreto ai primi di settembre, in occasione dell'Agorà dei giovani. Sarete già tutti mobilitati anche ad Ancona
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«Proprio in queste ore ho ultimato una lettera alla diocesi che invita a guardate all'Agorà dei Giovani con il Papa a Loreto, cercando di far comprendere l'importanza dell'evento. E' un momento eccellente per ripensare al variegato mondo giovanile che vive una stagione di frammentazione e solitudine. Al riguardo posso anche dirle di aver ricevuto i dirigenti scolastici e di aver trovato in loro una grande disponibilità a "sfruttare" l'evento di Loreto come occasione di un risveglio educativo. (il vescovo non ha incontrato gli insegnanti di religione, ma i dirigenti scolastici, con i quali concorda un programma di risveglio educativo, immagino cattolicissimo. Chissà se lo sanno al Provveditorato agli studi che il programma i dirigenti lo dicutono con il vescovo)

funerali di Welby

27/12/2006 messaggero
Roma
Tonini sul caso Welby
la chiesa è madre e lo è con tutti” ha risposto il cardinale Ersilio Tonini “purtroppo però, in questo caso ha dovuto mostrarsi ferma: c'è stata una strumentalizzazione della sofferenza di quest'uomo e della sua morte, un can-can mediatico per dire-abbiamo ragione noi-Da cui si evince che chi è convinto delle proprie ragioni e le rivendica non può entrare in chiesa, neanche da morto, neanche se a chiederlo sono i suoi familiari religiosi.
Welby, una persona colta, preparata, determinata nei propri propositi e lucido fino alla fine sarebbe stato strumentalizzato, strumentalizzata la sua sofferenza, di cui avrebbe fatto volentieri a meno e strumentalizzata la sua morte, unica via d'uscita da quella sofferenza. La chiesa si è mostrata ferma, di più, è rimasta ferma, e sarebbe rimasta ferma ad attendere i lunghi tempi della morte.

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L'Arcivescovo emerito di Ravenna (a capo del Vicariato di Roma) ha ricordato di aver intrattenuto un rapporto epistolare con Welby e si è detto “turbato dalla presenza di parlamentari e ministri accanto a lui nel momento conclusivo della vicenda”.
Non si turbi il vicario del vicario di Cristo, card. Tonini, in parlamento ci sono centinaia di politici convinti che su queste vicende intimamente umane, la politica debba fermarsi, riflettere e fare un passo indietro. Passi avanti giammai!

angeli arcangeli troni dominazioni e giocolieri

27/12/2006 il Messaggero
Candia-Ancona
Grande successo per il presepe vivente alla baraccola ....
il presepio a richiamato una gran folla già da ieri.....
sono circa 200 i figuranti impegnati ad animare circa 30 scene dall'Annunciazione alla riscoperta degli antichi mestieri artigianali, come il mugnaio, il fabbro, il ciabattino, il canestraio, il falegname, lo scalpellino (ma chi l'organizza, la parrocchia o la Confartigianato?)
quest'anno anche i giocolieri” ha detto don Lorenzo Tenti “durante il percorso guidatoCerto ! I giocolieri, come nella migliore tradizione del presepe vivente inaugurata da San Francesco nel 1223.
Ma faccio bene a meravigliarmi?

Da il Messaggero del 22/12/06
Sono giorni che si dibatte dell'agonia e della rinascita del presepe, il quotidiano dei vescovi "Avvenire" sta conducendo una battaglia contro chi vorrebbe «sbaraccarlo» o metterci dentro «qualsiasi stupidaggine»

il miracolo dietro l'angolo

27/12/2006 il Messaggero
Loreto
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Nella mattina della vigilia di Natale Mons Gianni Danzi ha anche incontrato in Basilica una rappresentanza di giornalisti cattolici a cui ha chiesto il rispetto della verità delle cose (ma non il rispetto della verità dei fatti) e per l'uomo.
Basilica stracolma poi per la messa di mezzanotte con oltre 5000 persone, stessa affluenza per la messa della mattina di Natale e di S.Stefano, con una presenza (una?) anche di musulmani ed ortodossi (allora sono almeno due presenze. Ma come li avranno riconosciuti fra i 5000?) in visita al presepe della Basilica a testimonianza della capacità della Madonna Nera di ottenere davvero la pacifica convivenza delle varie religioni.
(la madonna nera nel presepe?)
Aggiungo io, a testimonianza della capacità dei giornalisti cattolici di cercare risposte miracolistiche alla semplice presenza nella basilica, presso il presepe, di turisti e curiosi.



27/12/2006 il Messaggero
Jesi
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il giorno della vigilia ho aiutato nelle parrocchie a confessare, perchè prima di Natale c'è sempre un''afluenza maggiore” ha detto il vescovo di Jesi Mons Gerardo Rocconi .... l'avvento del vescovo è stato caratterizzato anche da un “pellegrinaggio” nelle scuole della città che ha portato Mons Rocconi a un confronto faccia a faccia con i più giovani.
E nonostante fossero stati invitati tutti i ragazzi che frequentano l'ora di religione,ad ascoltare don Gerardo c'erano anche tanti ragazzini appartenenti ad altre religioni....
Ecco un felice espediente per aggirare il divieto di visite pastorali nelle scuole (laiche) della Repubblica: si invitano solo gli studenti dell'ora di religione (il 99% del totale) e poi si accompagna tutta la classe all'adunata oceanica, come se qualcuno possa veramente scegliere di non partecipare.
E pensare che l'inserimento dell'ora facoltativa di religione cattolica (e solo cattolica) nel programma scolastico fu deciso anche per compensare il divieto di visita nelle scuole dei religiosi (di tutti le religioni).

caso Welby

22/12/2006 il Messaggero
Roma
Caso Wely
dichiarazione di Ignazo Marino, medico, presidente commissione sanità del senato:
....e il se­natore diessino, cattolico.... aggiunge: «Credo che il presidente del Consi­glio abbia in mente quello che l'allora cardinale Joseph Ratzinger scrisse nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Proprio oggi sono andato a recupera­re quelle carte in cui l'attuale papa so­steneva testualmente: "L'interruzione di procedure mediche onerose, peri­colose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si ac­cetta di non poterla impedire. Le de­cisioni devono essere prese dal pa­ziente, se ne ha la competenza e la ca­pacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettan­do sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente"».

22/12/2006 il Messaggero
Roma
Mina Welby, moglie di Piergiorgio, lo afferma nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale. Il Vicariato di Roma, spiega Mina Welby, chiede di «sospendere» i funerali, un collaboratore del parroco di Don Bosco in Roma, don Giovanni Nonne, alla richiesta dei familiari di celebrare il funerale religioso, ha informato Mina Welby che il Vicariato sospende la funzione per la “troppa esposizione mediatica”, e suggerisce di celebrare la funzione tra molti giorni in un contesto ristretto ai soli familiari.

un nuovo caso Milingo

22/12/2006 il Messaggero
Civitavecchia
Mons Girolamo Grillo ha rinunciato al governo pastorale della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. La richiesta è stata “accettata” (le virgolette sono mie) da Benedetto XV che ha nominato come successore don Carlo Chemis, finora segretario della pontificia commissione dei beni culturali della chiesa. Mons Grillo salì agli onori della cronaca una decina di anni fa, quando una madonnina di terracotta collocata in un giardino di un parrocchiano incominciò a lacrimare sangue. Il vescovo testimoniò di aver assistito ad una lacrimazione mentre aveva la statuina fra le mani. I proprietari della statuetta furono indagati per abuso della credulità popolare, ma non il vescovo. L’allora opinionista televisivo Vittorio Sgarbi inveì contro i magistrati invitandoli ad arrestare tutti quei cattolici italiani che credono che la santa casa di Loreto avesse veramente volato.


22/12/2006 il Messagero
Roma
Il ministro della sanità Livia Turco ha dichiarato che il parere della commissione di bioetica sul caso Welby è importante in quanto “mostra che abbiamo bisogno di una normativa chiara nello stabilire come e con quali modalità poter esercitare il diritto di scelta delle cure e dei trattamenti e gli ambiti della responsabilità del medico che oggi è poco tutelato nell’’esercizio della sua autonomia professionale”.
A seguito della morte di Piergiorgio Welby per interruzione volontaria della ventilazione forzata che lo teneva in vita, il cardinale Javier Lozano Barragan ministro della salute del vaticano ha ricordato che anche papa Wojtyla rifiutò l’accanimento terapeutico. L’anziano pontefice ormai consapevole di essere arrivato alla fine, rifiutò un terzo ricovero, in quanto misura inutile. Secondo il cardinale l’accanimento terapeuticosi “potrebbe definire con legge, senza imporre niente a nessuno”... per non “penalizzare quel paziente o quel medico che decidano di ricorrervi.”
Questo se continua a parlare così dura poco in Vaticano.

22/12/2006 il Messaggero
Pesaro
Nel locale carcere di Villa Fastiggi i detenuti hanno costruito un presepe che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto rappresentare l’universalità del messaggio cristiano della natalità; il presepe esposto nell’atrio del municipio di Pesaro portava la “firma “ delle diverse religioni: musulmani, cattolici,ortodossi, testimoni di geova. La precisazione della congregazione dei TdG è arrivata puntuale: “noi non festeggiamo il natale, non abbiamo niente a che fare con quel presepe, che l’assessore alla cultura del comune ha detto essere frutto dell’impegno di detenuti di varie religioni, ma noi ci siamo accertati che non è così, non ci sono TdG fra i realizzatori dell’opera” Anche i cattolici accusano il comune di fare confusione fra le fedi e di fare sincretismo, mettendo insieme tutte le religioni e prendendo quello che interessa di più.
Beata ingenuità! si sono (e ci hanno) massacrati per 2000 anni per dimostrare chi fra loro fosse il più santo, e i detenuti credevano di fargli fare pace proprio su questioni religiose.


22/12/2006 il Messaggero
Roma
Ipotesi su Maria” nuovo libro di Vittorio Messori sulla storia di Maria..... lo scrittore polemizza con la prestigiosa cronologia universale della utet che per l’anno 1858 si profonde in tante notizie anche secondarie e marginali, ma continua a rifiutarsi di citare quanto accaduto 11 febbraio, ovvero la prima apparizione della madonna a Lourdes.
Messori nel libro contesta le accuse di falsificazione delle prove sulle apparizioni e sulle guarigioni, comprese quelle in cui si certificano ricomparse di arti amputati.
Rimprovera agli scettici le parole di Emile Zola: “ci crederò solo quando vedrò ricomparire un braccio o una gamba che erano stati mozzati(quindi non abbiamo più scuse)
Messori accusa una moda antireligiosa ancora persistente, ricorda che a Lourdes vi furono tra il 1848 e il 1914 fino a 4445 guarigioni miracolose, ma che la chiesa cattolica, sempre prudente, resistette a lungo per poi riconoscere come tali ben 65.
Allora perché contare fra i miracoli anche gli altri 4380?

il presepe: cronaca di una morte annunciata


22/12/2006 il Messaggero
Roma
A montecitorio i radicali Bruno Melano e Donatella Poretti inseriscono nel presepe due bamboline barbie e due ken, in modo da formare coppie omosessuali, dei piccoli cartelli recitano” pacs now” e “
anche in italia le coppie gay come nella spagna di zapatero”
I commessi intervengono e sequestrano i pupazzetti.
Se li hanno messi i radicali saranno sicuramente illegali.
Il caso è grave, (ma non serio) quindi seguono dichiarazioni

Bertinotti: “
io che sono a favore del riconoscimento dei diritti di tutti dico che non c’è nessuna ragione di provocare una inutile e dannosa discussione sull’uno e sull’altro terreno, entrambi nobili, che attraverso scorciatoie sgradevoli vengono messi in conflitto.”
Rosy Bindi: “
ci fa male ancor prima che come cristiani, come cittadini.”
Rosalba Cesini Pdci: “ grave errore politico
Marcello Pera: “profanazione al cristianesimo
(profanazione o errore politico’)
Carolina Lussana lega: “non è stata rispettata la sacra famiglia
Luca Volontè Udc:” sfregio al credo italiani
Giorgia Meloni An:” un oltraggio
Mons Giovanni Lajolo: “gesto da commiserare
Beppe Barra attore:”gesto che và contro la tradizione, chi ama il presepio ne è rimasto offeso. Problemi di questa portata non possono essere giocati così male, in un modo così banale.... (insomma è banale o è un atto grave) l’omosessualità è sempre esistita, è sopravvissuta ai secoli e ai divieti che nel tempo ha incontrato (quindi un vaccino non servirà!), ma ora si sta proprio esagerando, le proprie angoscie vanno manifestate in altro modo.
(rieccolo...roba dei soliti froci, e chiassosi perdippiù !)
Adesso un dubbio mi attanaglia, quando a metà gennaio smonterò il mio piccolo presepe e lo sbatterò nello scatolone ammuffuto in fondo alla cantina non mancherò di rispetto alla sacra famiglia? commetterò peccato? Non sarebbe meglio poterlo portare in chiesa e metterlo nel tabernacolo?
22/12/2006 il Messaggero
roma
Il presidente della camera Fausto Bertinotti ha incontrato il cardinale Camillo Ruini, in visita alla camera per celebrare la messa per i politici, a cui hanno partecipato numerosi esponenti del centrodestra e del centrosinistra, tra questi, negli ultimi posti, anche il presidente del consigllio Romano Prodi. Alcuni hanno malignato dicendo che prodi ha da farsi perdonare il suo comportamento tenuto durante la campagna referendaria sulla legge 40 sulla PMA del 2005, durante la quale Prodi ha affermato di considerarsi un “cattolico adulto” e quindi non avrebbe tenuto conto dell’invito del card Ruini di non andare a votare.
Alla presenza del cardinale, Bertinotti ha dichiarato di essere incuriosito dalla religione, ma che proprio il rispetto che ne ha gli impedisce di andare a messa.
Ha infine chiesto al cardinale come fosse corretto dire “presepe o presepio”
io ho sempre detto presepio” risponde Ruini.
Polemica chiusa!