sabato 5 maggio 2007

Dal Palco al Patibolo

I° Maggio, Piazza San Giovanni, Festa dei Lavoratori. Sul palco un uomo solo....
Rivera:” ...il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo, sono d'accordo, infatti la Chiesa non si è mai evoluta...”
E questa sarebbe satira ? si sono chiesti in Vaticano;
adesso vi facciamo vedere noi come si fa” hanno sbottato all'Osservatore Romano, e da bravi primi della classe hanno titolato TERRORISTI.
I vili attacchi al Papa sono terrorismo”
“ E' terrorismo alimenta furori ciechi ed irrazionali contro chi parla in nome dell'amore”
“E' vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa

Ma la battuta non è stata capita, nessuno si è messo a ridere, anzi pare che qualche reduce degli anni '70 si sia risentito “noi non facevamo ridere
Prodi, che quando dovrebbe non parla, si è sentito tirato dentro ”scriteriati, abbassate i toni” ... Perbacco! si era appena addormentato, proprio sul monologo... da quando è al governo gli capita di riposare sugli allori....
Gli animi si scaldano: ”non temiamo attentati” rassicura il comandante delle guardie svizzere, che ha aumentato le misure di protezione intorno al Papa “semmai il gesto di un folle...” ma ora che San Pietro è blindata e non può USCIRE nessuno ci sentiamo più tranquilli anche noi.
Terroristi dalle nostre parti, per fortuna, molto pochi (e certo, erano tutti a San Giovanni....), in compenso durante le festa di Natale e Pasqua viene avvertita la presenza di persone con qualche problema psichico”
Il solito modesto, ce ne vogliono migliaia di persone così per riempire la piazza!
Ma Rivera, da vile irresponsabile, non si pente e rincara la dose: “non volevo offendere, SONO CATTOLICO ANCH'IO....ma vai a cagare.....

Fini allarga e annacqua la polimica: “non capisco cosa centri ....(con) la festa dei lavoratori..... fare becera propaganda anticlericale”
Semmai cosa centrano i comici con i lavoratori, anzi cosa centrano i lavoratori con la festa; a 'sti concerti ci vanno solo gli studenti e i disoccupati... e dove lo troviamo uno che c'ha un contratto che lo rende lavoratore fino al prossimo I° maggio?

Povero Rivera, per amore della battuta è incappato in un controsenso logico: se è veramente un evoluzionista, come può credere che la Chiesa non si sia evoluta? Come può illudersi che sia veramente uguale a quella dei primi secoli? Come può pensare che la religione sia rimasta esattamente la stessa che abbiamo ereditato dalle scimmie?

martedì 24 aprile 2007

crisi delle vocazioni

il Messaggero 27 Aprile 2007

OSIMO - In concomitanza con l’avvio della visita pastorale alla parrocchia di San Marco Evangelista, ieri mattina l’arcivescovo di Ancona-Osimo, Edoardo Menichelli, ha incontrato gli studenti delle scuole medie “Bruno da Osimo” e “Caio Giulio Cesare” al Palabellini. Monsignor Menichelli ai ragazzi ha ricordato la regola delle 4 B («I ragazzi devono essere belli, bravi, buoni e beati»). Il pastore oggi proseguirà le visite agli scolari, alle elementari delle Fornaci e alla Materna del Foro Boario.

Chi di noi da bambino, tornando a casa dopo il catechismo (lo ammetto senza vergogna: anch'io) non si è ripromesso di essere più bravo e più buono? ma al pensiero che mio figlio (senza vergogna: anche lui) possa tornare a casa con il proposito di essere BEATO mi getta nello sconforto. Sembrerebbe che per il Vescovo di Ancona-Osimo sia una gioia avere al seguito bambini dalle 4 B; ma anche se fosse, mi chiedo: che bisogno ha la Chiesa di volerli anche BELLI ????

lunedì 16 aprile 2007

...un partigiano come presidente...

16 Aprile 2007
il Messaggero

Ovazione degli industriali al vescovo

LORETO - Più di 400 industriali si sono ritrovati ieri mattina a Loreto per celebrare la "Domenica in Albis", la Pasqua dell'imprenditore e del dirigente (esiste?) e organizzata dall'Ucid della provincia di Macerata. La cerimonia è stata presieduta dal nuovo vescovo di Macerata,
[...]
Poi nel pomeriggio il vescovo è stato a Tolentino. «Sono stato accolto con tanta gioia», ha detto monsignor Giuliodori, arrivato in città qualche minuto prima delle 17, accompagnato dal sindaco Luciano Ruffini. Ad accoglierlo in Piazza della Libertà, blindata per l'occasione, c'era molta gente che si è sciolta in un lungo applauso quasi confuso dal suono a festa delle campane.
Il vescovo si è intrattenuto con i bambini con i quali ha scambiato qualche tiro con la palla.
[...]
che idilliaco quadretto, ma che cosa c'è che non và?
Pazienza, ci vuole pazienza....leggete più sotto...


16 Aprile 2007
il Messaggero

CESSAPALOMBO - E' stata un grande successo la marcia della memoria sui luoghi dell'eccidio di Montalto, promossa dall'Anpi. Circa duemila persone hanno percorso i sentieri della Resistenza, in particolare giovani. E l'arrivo, in programma alle 12,30 a Montalto di Cessapalombo, è slittato di quasi un'ora. La marcia è partita con oltre mezz'ora di ritardo da piazza Vittorio Emanuele di Caldarola. Tra il corteo c'erano anche i sindaci di diversi comuni e il presidente provinciale dell'Anpi Giulio Pantanetti. «Siamo contenti per la riuscita dalla manifestazione - afferma Lanfranco Minnozzi, presidente dell'Anpi di Tolentino - C'è stato solo un inconveniente: non è stato possibile deporre la corona in piazza della Libertà di Tolentino a causa della concomitanza di un'altra manifestazione, ma rimedieremo”
Ma non sarà? Ma vuoi vedere che ?

Esatto, mentre il vescovo giocava a palla in Piazza della Libertà a Tolentino (blindata per proteggerlo da chi o da che cosa, non si sa ?) i partigiani, a cui la piazza deve il proprio nome, restavano fuori, come se le due manifestazioni fossero inconciliabili, o se il ritardo di una ne avesse compromesso la conclusione in una piazza ormai occupata dall'altra.
Che peccato. con un po' di esperienza in più e il sindaco di Tolentino avrebbe realizzato l'impossibile sogno di ogni politico: presenziare due manifestazioni lo stesso giorno alla stessa ora senza avere il dono dell'ubiquità; ma non se l'è sentita di fare il miracolo davanti al vescovo.
Andrà meglio alla prossima...

lunedì 2 aprile 2007

nulla è contro natura, fuorchè l'impossibile....(Galilei)

01 aprile 2007 il Messaggero

Roma

La Chiesa non discrimina i gay, ma no ai dico
Mons Fisichella: i cattolici non votino leggi contro natura.

Dopo le dure parole del segretario della Cei mons Bagnasco, quelle meno intransigenti (???) del rettore dell'università lateranense monsignor Fisichella (nonché cappellano di Montecitorio - tanto per rimarcare la laicità delle istituzioni italiane) Queste ultime pronunciate tra l'altro in tv. E sulla rete laica per eccellenza, Raitre, in un'intervista con Lucia Annunziata.
«Una condizione di sana laicità (e ti pareva, subito a dare le pagelle sui veri laici) è anche quella di ascoltare le istanze della Chiesa, (se poi le ascoltiamo, ma non le condividiamo, dimostriamo di essere sordi, i peggiori sordi....) che dice che non vi può essere equiparazione tra la famiglia e altri tipi di unione, (diciamo piuttosto che il Vaticano non vuole che ci sia equiparazione fra i vari tipi di famiglia) poi sta al legislatore trovare, nel diritto privato, le forme necessarie per evitare discriminazioni». (quindi le discriminazioni ci sono, altrimenti non sentirebbe, mons Fisichella, il bisogno di delegare l'intervento al legislatore, ma solo con norme di diritto privato, dato che il Vaticano è già così pesantemente intervenuto per bloccare qualsiasi legge che vincoli le istituzioni a garantire i diritti delle coppie di fatto ed delle coppie omosessuali - per coppia si intende DUE PERSONE, meglio ricordarcelo prima che qualcuno azzardi il concetto che una coppia di conviventi non può reclamare diritti perchè in realtà sono due SINGLES !!! )
[...]
Ma i gay hanno qualche diritto? - ha chiesto la giornalista ex presidente della Rai.
«Certamente -ha risposto il rettore della Lateranense strenuo collaboratore del Papa- come quelli di successione o darsi una reciproca assistenza (ovvevo: aiutati che Dio ti aiuta – Fisichella potrebbe accettare che Stato Italiano riconosca a due conviventi il "diritto di aiutarsi reciprocamente", purchè lo Stato stesso non li aiuti mai. Il diritto alla successione poi si limiterebbe a questo: assicurati di essere nominato nel testamento altrimenti i parenti del tuo convivete defunto potrebbero sbatterti fuori di casa.)
[...]
“...già il cardinal Ruini ne aveva parlato” per poi aggiungere a proposito dei Dico, che i parlamentari cattolici non possono “appoggiare leggi” che vanno contro la parola di Dio, CONTRO NATURA.
(chissà a quale natura si riferisce?)

i pizzini ci vogliono

01 aprile 2007 il Messaggero

L'insediamento del Vescovo Giuliodori ...
Bagnasco e Ruini a Macerata
Macerata
[....]
L'attesa era forte anche e soprattutto per le polemiche di questi giorni sui Dico e sui possibili divieti per ill sacramento della Comunione per cioloro che votassero in Parlamento il disegno di legge.
[...]
Ma ora è il momento della letizia e della concordia. Oggi nessuno ha voglia di fare polemiche. E su questa linea di quasi pacificazione il segretario della Cei mons. Giuseppe Betori, dice: «Non so se le persone che vengono in chiesa vanno a confessarsi o meno. Non possiamo giudicare, ma chiunque si accosta alla comunione si presume che abbia la coscienza a posto». Ancor più tollerante è stato l'arcivescovo di Ancona, monsignor Edoardo Menichelli, bello e elegante come al solito,(AH ! QUESTA POI !) ma con una piccola dose di ambiguità quando afferma: «Dobbiamo costruire la comunione profonda, non dobbiamo essere strumenti di divisione e di contrapposizione».(qui ci vorrebbe un supporto psicologico: come mai 'sti preti usano in positivo le frasi attive e in negativo le frasi passive? “DOBBIAMO COSTRUIRE “– “NON dobbiamo ESSERE STRUMENTI”. Non solo vuole costruire il bene, DEVE farlo, e se non ci riesce rischia di “essere strumento”... di chi? Ma il concetto di responsabilità personale verrà approfondita più avanti ). I giornalisti hanno insistito: e chi si presterà a non dare la comunione? «Ognuno si prende la sua responsabilità» ha concluso Menichelli. (altro che ambiguità in piccole dosi, neanche i protagonisti dei romanzi di Mario Puzo avrebbero saputo dire così tanto in così poco)

domenica 25 marzo 2007

vescovo pedagogo

Ancona 27 marzo 2007 il Messaggero

Bulli internet e telefonini: la lezione dell'arcivescovo.

(Come già accaduto in passato in altre diocesi, i vescovi impossibilitati a svolgere nelle scuole la loro missione apostolica oltre l'insufficiente ora di dottrina cattolica quasi-facoltativa, si reinventano nel ruolo di docenti e salgono in cattedra ad insegnare laicità al popolo degli infanti)
«[...] Dobbiamo cercare di far capire ai ragazzini che la legalità è l'insieme di norme condivise che se messe in atto costituiscono il bene di tutti. E libertà non è fare tutto ciò che si vuole, ma scegliere in modo ponderato di fare del bene» (scegliere in modo ponderato di fare del male, si sa, non è libertà, ma è servire il maligno). Lezione speciale all'istituto Pinocchio-Montesicuro, in cattedra l'arcivescovo Edoardo Menicheli intervenuto all'incontro per il progetto "Educazione alla legalità" - in calendario altre iniziative con il procuratore del Tribunale dei minori Ugo Pastore e il sindaco Sturani- (nonché ufficiali delle forze dell'ordine, in rappresentanza dei TRE POTERI complementari che costituiscono lo Stato di Diritto, ovvero il LEGISLATIVO, l'ESECUTIVO, e il GIURISDIZIONALE. Il vescovo rappresenta il potere....il potere....non so, e non so neanche se sia legale, dato che accade solo in Italia.) e , rivolto agli alunni della terza media [...] «Se qualcosa non va, parte della colpa l'abbiamo anche noi adulti che non sempre vi diciamo bene le cose (da quale pulpito...)- [...] Non dovete vederci come chi viene a correggere le bozze, ma come persone che hanno l'esperienza di una vita alle spalle e vogliono darvi una mano». [...]. L'arcivescovo a rimarcato come “avere i muscoli non significa avere successo e se ci fate caso noterete che velina fa rima con cretina(finalmente una cosa spiegata bene, addirittura con la rima, certamente frutto del duro lavoro di una vita di esperienze e tanta voglia di dare una mano senza avere le competenze didattiche appropriate,)
[...]. Quindi un monito. «State molto attenti a come utilizzate la tecnologia. Internet è un'ottima cosa. Però dovete usarla con responsabilità ed evitare certi siti non adatti alla vostra età e sensibilità. (quali siti? Fumetti? Guerre? Veline? Oroscopi? Kong fu? Superenalotto? Corse di cavalli? Fantacalcio? Naruto? Porno? Mafia? fuori i nomi, non fare allusioni,spiegati bene, hai l'occasione) Stesso discorso vale per i cellulari, dei quali talvolta si abusa per scopi poco simpatici, come fare i guardoni».
(E' vero, quando non c'erano i telefonini né le webcam, tutti questi guardoni non esistevano.
Ne esistevano altri....)

lunedì 15 gennaio 2007

Lasciate un messaggio sarete richiamati

14/01/2007 il Messaggero

“Stasera parlerò alla Madonna”
OSIMO - La veggente che parla con la Madonna non c'è, ma la sua parola arriva via etere e basta ad entusiasmare i fedeli. Un grande crocefisso sugli spalti centrali, più in basso la statua della Vergine, ai lati 2 megaschermi e al centro un enorme altare dove alle 17 di ieri hanno concelebrato la Messa 10 sacerdoti con il padre francescano Ljubo Kurtovic, del convento di Medjugorje, braccio destro di padre Jazlo, e il vicario della Diocesi di Ancona-Osimo,'don Roberto Peccetti.
[...]
Sono arrivati da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Abruzzo, qualcuno dal Molise ad incontrare Marija Pavlovic una dei sei veggenti che dal 25 giugno 1981 parla quotidianamente con Maria. La veggente che ha 4 bimbi e vive con il marito a Monza non ha però potuto presenziare all'incontro ma in diretta telefonica, prima dell'apparizione, ha parlato ai presenti.( esilarante! che una veggente annunci un futuro incontro con le divinità è inevitabile, ma che un giornalista riferisca della futura apparizione come di un fatto acquisto e certo mi lascia senza fiato.)
[...]
E' spetta­to a padre Ljubo riportare il dialogo ad una dimensione reli­giosa ricordando, dopo il rosa­rio, che Dio e la Madonna sono ovunque ma che a Medjugorje la loro presenza "si sente forte" invitando così al pellegrinag­gio.
A margine dell'incontro Don Peccetti ha spiegato di essere presente a nome dell'arcivescovo «ancora in Terra Santa ma spiritualmente qui, perché condivide - ha chiarito - i valori di fondo di questa esperienza di comunità. (sia chiaro i valori di fondo; come dire: sul ragù non ci pronunciamo, ma il soffritto lo facciamo uguale anche noi....) Dove ci sono 20 o più che pregano là è presente Dio. ( ecco un esempio di valore di fondo, Dio esiste: per Ljubo è ovunque, per Peccetti è presente solo in caso di raggiungimento del quorum qualificato di 20 ) E chi si rivolge alla Madonna parla a Cristo». Lasciate un messaggio, sarete richiamati....

martedì 9 gennaio 2007

I Pacs della discordia

08/01/07 il Messaggero
Fabriano: polemiche sui Pacs
....
Un altro no alle coppie di fatto arriva dal vescovo di Fabriano Vecerrica: “le posizioni della chiesa sono ferme e decise, per noi esiste un unico modello di famiglia.
Massima attenzione alle esigenze di tutti ma non si può pretendere dalla chiesa una posizione diversa
(e chi la pretende; semmai è la chiesa che si scandalizza se gli altri hanno opinioni diverse) Inoltre non credo che ci sia tutta questa necessità (magari, forse, un po', ma tutta tutta non lo crede proprio) di istituire questo registro, come ho sottolineato nel mio messaggio di natale ai politici locali e ai cosiddetti (sich!) opinion leader, (evviva la sincerità, i politici dovrebbere studiare di più i discorsi del vescovo, li scrive apposta per loro, da vero Opinion Leader; forse dovrebbe provare con il dettato) mi auguro che prevelga la verità al consenso a tutti i costi.” (e così quando chi fa politica cerca il consenso senza litigare ecco che viene insinuata una presunta malafede di truffaldini e malevoli secondi fini, o la ottusa perorazione, fino alle conseguenze più nefaste, di cause sbagliate e svilenti la verità)


07/01/07 il Messaggero
Forza Italia consegna al vescovo di ancona la mozione anti-Pacs.
(incredibile, i politici locali di FI vanno dal vescovo per comunicargli una mozione che dovrà essere presentata in comune, lor signori saranno così imbranati da richiedere consigli, suggerimenti correzioni o sono così pessimisti sulle loro chances da implorare una benedizione?)
Una delegazione composta tra gli altri dal consigliere regionale Bugaro, dai consiglieri comunali Pelosi, Gnocchini, Rossi e Berardinelli ha incontrato ieri nella sede arcivescovile monsignor Menichelli (spero almeno imbarazzato da tanta indelicatezza, neanche fosse il capo dell'opposizione..) al quale è stato consegnato il testo della mozione che sarà presentata domani in Consiglio comunale a sostegno della famiglia tradizionale e contro le iniziative volte a riconoscere istituzionalmente «ogni suo surrogato». «I consiglieri di Forza Italia - fa sapere in una nota il coordinamento comunale del partito - denunciano nel proprio documento come la legalizzazione delle unioni di fatto e l'introduzione dei cosiddetti Pacs, di qualunque natura essi siano, (incredibile! il male assoluto; neanche i tumori sono tutti maligni!) possano minare in futuro le radici del vivere sociale». Ciò che preoccupa Forza Italia è che la «deriva relativista e nichilista in campo etico ha come obiettivo ideologico il disconoscimento del ruolo sociale della famiglia come luogo di trasmissione dei valori spirituali, culturali e solidaristici. Il paradosso è ancora una volta che la sinistra confonde l'emancipazione sociale con la negazione dei valori fondanti e delle identità forti che dovrebbero cementificare il vivere in comunità. Mettono a rischio il futuro delle nuove generazioni». E anche per questo Gnocchini (Fi) con cui si chiede la modifica dell'articolo 4 dello Statuto comunale eliminando dalla frase «il sostegno alla famiglia e ad ogni altra forma di stabile convivenza nel riconoscimento del loro valore sociale, formativo e solidaristico» la dicitura: “...e ad ogni altra forma di stabile convivenza sociale”. (Ecco la frase incriminata e criminale, non importa se indica una convivenza stabile e sociale, ovvero civile, il problema è che è altra!)
Sulla questione, riservandosi di leggere il documento (gentile espediente per evitare commenti a caldo che potrebbero finire sui giornali...) consegnato dagli esponenti di Forza Italia, il vescovo Menichelli ha auspicato che possano essere trovate le più ampie convergenze andando anche oltre gli steccati tradizionalmente riferibili alle due coalizioni. (ovvero mettetevi d'accordo con quelli del centro sinistra e vedete se ve la votano. Certo il vescovo parla senza preoccuparsi delle conseguenze politiche se tali consigli trovassero accoglimento fra i cattolici di maggioranza e opposizione, ma si sa, i preti non si intendono di politica....)

lunedì 1 gennaio 2007

auguri dal vescovo di Ancona Menichelli

31/12/06 il Messaggero
......
E' da poco passato Natale.
Nelle sue omelie non è mai mancato il riferimento alla famiglia. Forse hanno inciso i recenti fatti di cronaca, la storia di quei video che hanno fatto emergere uno spaccato giovanile di Ancona certamente inaspettato?
Il mistero del Natale porta con sé tra le altre cose una riflessione sulla famiglia. Il figlio di Dio, pur decidendo di nascere povero, non si è fatto mancare la famiglia. (Che culo, Gesù rispetto a noi ha potuto scegliersi la famiglia giusta, infatti Giuseppe, un falegname, per i canoni dell'epoca non era assolutamente un povero; nacque in una stalla, ma solo perchè le locande erano tutte piene)
Indubbiamente la storia recente sottolinea travagli e difficoltà della famiglia. Un suo dissesto che purtroppo genera grandi scopensi affettivi ed educativi. I recenti fatti di cronaca, che dobbiamo leggere con rispetto perché pieni di sofferenza, indicano una riflessione dentro la quale si deve trovare particolare sottolineatura il fattore famiglia e il suo accorto impegno educativo. (evidentemente il vescovo ne sa più di noi; essendo coinvolti nella vicenda del video con violenze alcuni minori, non ci sono molte informazioni su di loro né sulle loro famiglie. Saranno famiglie dissestate, travagliate, di separati, divorziati, conviventi, di ex felicemente sposati o semplicemente di esseri umani?)
. Menichelli, il Papa non fa che richiamare la società italiana al senso di responsabilità rispetto a una tendenza spiccata verso il relativismo, che ha portato al centro del dibattito politico e sociale temi come i diritti delle coppie di fatto e l'eutanasia. A suo giudizio dove può essere trovata la sintesi tra mondo laico e mondo cattolico? Di più: può essere trovata?
«Più di una volta il Papa e i vescovi hanno parlato di valori non negoziabili. (ecco trovata la sintesi) Intendendo con questo non un programma dei No. Quanto, piuttosto la bellezza dei Sì a ciò che di fatto appartiene alla verità sull'Uomo e sulla Vita.
(molto educativo, non dire NO, ma dire SI', ma solo a quello che E', Verità e Vita. Il resto non appartiene nè alla verita sull'uomo né alla vita)
Dio non è uno che va contro l'Uomo, piuttosto è un padre che ama l'Uomo e la sua Identità. (ricordiamoci che la chiesa è madre) E' vero, siamo dentro il tempo del relativismo etico, dove tutto sembra omologato e indistinto. ( ah sì? Menichelli non riesce veramente a distinguere ciò che avviene nel nostro tempo di relativismo etico o dice così per semplificare e rendere tutto uguale e indistinto?)
In realtà il Bene rimane Bene e il Disordine rimane Disordine. (indovinate un po' cos'è il disordine? Che furbacchione, non contrappone al bene il male, ma il disordine, così chi non condivide la sua visione di Bene non è malvagio, ma confuso)
La vita e la famiglia sono valori non negoziabili. Non possono essere confusi (!) con altre scelte che non corrispondono al progetto di Dio. A me pare indispensabile che su questi punti tanto delicati non si finisca per cadere nella contrapposizione tra ideologie. Piuttosto è indispensabile ragionare con verità e carità». (che caro, ci offre caritatevolmente la Verità. La Verità è in Assoluto Una, tutto il resto diventa ideologico)
Il 2007 sarà un anno particolarmente intenso per la Chiesa marchigiana per la visita di Papa Ratzinger a Loreto ai primi di settembre, in occasione dell'Agorà dei giovani. Sarete già tutti mobilitati anche ad Ancona
.
«Proprio in queste ore ho ultimato una lettera alla diocesi che invita a guardate all'Agorà dei Giovani con il Papa a Loreto, cercando di far comprendere l'importanza dell'evento. E' un momento eccellente per ripensare al variegato mondo giovanile che vive una stagione di frammentazione e solitudine. Al riguardo posso anche dirle di aver ricevuto i dirigenti scolastici e di aver trovato in loro una grande disponibilità a "sfruttare" l'evento di Loreto come occasione di un risveglio educativo. (il vescovo non ha incontrato gli insegnanti di religione, ma i dirigenti scolastici, con i quali concorda un programma di risveglio educativo, immagino cattolicissimo. Chissà se lo sanno al Provveditorato agli studi che il programma i dirigenti lo dicutono con il vescovo)

funerali di Welby

27/12/2006 messaggero
Roma
Tonini sul caso Welby
la chiesa è madre e lo è con tutti” ha risposto il cardinale Ersilio Tonini “purtroppo però, in questo caso ha dovuto mostrarsi ferma: c'è stata una strumentalizzazione della sofferenza di quest'uomo e della sua morte, un can-can mediatico per dire-abbiamo ragione noi-Da cui si evince che chi è convinto delle proprie ragioni e le rivendica non può entrare in chiesa, neanche da morto, neanche se a chiederlo sono i suoi familiari religiosi.
Welby, una persona colta, preparata, determinata nei propri propositi e lucido fino alla fine sarebbe stato strumentalizzato, strumentalizzata la sua sofferenza, di cui avrebbe fatto volentieri a meno e strumentalizzata la sua morte, unica via d'uscita da quella sofferenza. La chiesa si è mostrata ferma, di più, è rimasta ferma, e sarebbe rimasta ferma ad attendere i lunghi tempi della morte.

......
L'Arcivescovo emerito di Ravenna (a capo del Vicariato di Roma) ha ricordato di aver intrattenuto un rapporto epistolare con Welby e si è detto “turbato dalla presenza di parlamentari e ministri accanto a lui nel momento conclusivo della vicenda”.
Non si turbi il vicario del vicario di Cristo, card. Tonini, in parlamento ci sono centinaia di politici convinti che su queste vicende intimamente umane, la politica debba fermarsi, riflettere e fare un passo indietro. Passi avanti giammai!

angeli arcangeli troni dominazioni e giocolieri

27/12/2006 il Messaggero
Candia-Ancona
Grande successo per il presepe vivente alla baraccola ....
il presepio a richiamato una gran folla già da ieri.....
sono circa 200 i figuranti impegnati ad animare circa 30 scene dall'Annunciazione alla riscoperta degli antichi mestieri artigianali, come il mugnaio, il fabbro, il ciabattino, il canestraio, il falegname, lo scalpellino (ma chi l'organizza, la parrocchia o la Confartigianato?)
quest'anno anche i giocolieri” ha detto don Lorenzo Tenti “durante il percorso guidatoCerto ! I giocolieri, come nella migliore tradizione del presepe vivente inaugurata da San Francesco nel 1223.
Ma faccio bene a meravigliarmi?

Da il Messaggero del 22/12/06
Sono giorni che si dibatte dell'agonia e della rinascita del presepe, il quotidiano dei vescovi "Avvenire" sta conducendo una battaglia contro chi vorrebbe «sbaraccarlo» o metterci dentro «qualsiasi stupidaggine»

il miracolo dietro l'angolo

27/12/2006 il Messaggero
Loreto
.......
Nella mattina della vigilia di Natale Mons Gianni Danzi ha anche incontrato in Basilica una rappresentanza di giornalisti cattolici a cui ha chiesto il rispetto della verità delle cose (ma non il rispetto della verità dei fatti) e per l'uomo.
Basilica stracolma poi per la messa di mezzanotte con oltre 5000 persone, stessa affluenza per la messa della mattina di Natale e di S.Stefano, con una presenza (una?) anche di musulmani ed ortodossi (allora sono almeno due presenze. Ma come li avranno riconosciuti fra i 5000?) in visita al presepe della Basilica a testimonianza della capacità della Madonna Nera di ottenere davvero la pacifica convivenza delle varie religioni.
(la madonna nera nel presepe?)
Aggiungo io, a testimonianza della capacità dei giornalisti cattolici di cercare risposte miracolistiche alla semplice presenza nella basilica, presso il presepe, di turisti e curiosi.



27/12/2006 il Messaggero
Jesi
.....
il giorno della vigilia ho aiutato nelle parrocchie a confessare, perchè prima di Natale c'è sempre un''afluenza maggiore” ha detto il vescovo di Jesi Mons Gerardo Rocconi .... l'avvento del vescovo è stato caratterizzato anche da un “pellegrinaggio” nelle scuole della città che ha portato Mons Rocconi a un confronto faccia a faccia con i più giovani.
E nonostante fossero stati invitati tutti i ragazzi che frequentano l'ora di religione,ad ascoltare don Gerardo c'erano anche tanti ragazzini appartenenti ad altre religioni....
Ecco un felice espediente per aggirare il divieto di visite pastorali nelle scuole (laiche) della Repubblica: si invitano solo gli studenti dell'ora di religione (il 99% del totale) e poi si accompagna tutta la classe all'adunata oceanica, come se qualcuno possa veramente scegliere di non partecipare.
E pensare che l'inserimento dell'ora facoltativa di religione cattolica (e solo cattolica) nel programma scolastico fu deciso anche per compensare il divieto di visita nelle scuole dei religiosi (di tutti le religioni).

caso Welby

22/12/2006 il Messaggero
Roma
Caso Wely
dichiarazione di Ignazo Marino, medico, presidente commissione sanità del senato:
....e il se­natore diessino, cattolico.... aggiunge: «Credo che il presidente del Consi­glio abbia in mente quello che l'allora cardinale Joseph Ratzinger scrisse nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Proprio oggi sono andato a recupera­re quelle carte in cui l'attuale papa so­steneva testualmente: "L'interruzione di procedure mediche onerose, peri­colose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all'accanimento terapeutico. Non si vuole così procurare la morte: si ac­cetta di non poterla impedire. Le de­cisioni devono essere prese dal pa­ziente, se ne ha la competenza e la ca­pacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettan­do sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente"».

22/12/2006 il Messaggero
Roma
Mina Welby, moglie di Piergiorgio, lo afferma nel corso di una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale. Il Vicariato di Roma, spiega Mina Welby, chiede di «sospendere» i funerali, un collaboratore del parroco di Don Bosco in Roma, don Giovanni Nonne, alla richiesta dei familiari di celebrare il funerale religioso, ha informato Mina Welby che il Vicariato sospende la funzione per la “troppa esposizione mediatica”, e suggerisce di celebrare la funzione tra molti giorni in un contesto ristretto ai soli familiari.

un nuovo caso Milingo

22/12/2006 il Messaggero
Civitavecchia
Mons Girolamo Grillo ha rinunciato al governo pastorale della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. La richiesta è stata “accettata” (le virgolette sono mie) da Benedetto XV che ha nominato come successore don Carlo Chemis, finora segretario della pontificia commissione dei beni culturali della chiesa. Mons Grillo salì agli onori della cronaca una decina di anni fa, quando una madonnina di terracotta collocata in un giardino di un parrocchiano incominciò a lacrimare sangue. Il vescovo testimoniò di aver assistito ad una lacrimazione mentre aveva la statuina fra le mani. I proprietari della statuetta furono indagati per abuso della credulità popolare, ma non il vescovo. L’allora opinionista televisivo Vittorio Sgarbi inveì contro i magistrati invitandoli ad arrestare tutti quei cattolici italiani che credono che la santa casa di Loreto avesse veramente volato.


22/12/2006 il Messagero
Roma
Il ministro della sanità Livia Turco ha dichiarato che il parere della commissione di bioetica sul caso Welby è importante in quanto “mostra che abbiamo bisogno di una normativa chiara nello stabilire come e con quali modalità poter esercitare il diritto di scelta delle cure e dei trattamenti e gli ambiti della responsabilità del medico che oggi è poco tutelato nell’’esercizio della sua autonomia professionale”.
A seguito della morte di Piergiorgio Welby per interruzione volontaria della ventilazione forzata che lo teneva in vita, il cardinale Javier Lozano Barragan ministro della salute del vaticano ha ricordato che anche papa Wojtyla rifiutò l’accanimento terapeutico. L’anziano pontefice ormai consapevole di essere arrivato alla fine, rifiutò un terzo ricovero, in quanto misura inutile. Secondo il cardinale l’accanimento terapeuticosi “potrebbe definire con legge, senza imporre niente a nessuno”... per non “penalizzare quel paziente o quel medico che decidano di ricorrervi.”
Questo se continua a parlare così dura poco in Vaticano.

22/12/2006 il Messaggero
Pesaro
Nel locale carcere di Villa Fastiggi i detenuti hanno costruito un presepe che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto rappresentare l’universalità del messaggio cristiano della natalità; il presepe esposto nell’atrio del municipio di Pesaro portava la “firma “ delle diverse religioni: musulmani, cattolici,ortodossi, testimoni di geova. La precisazione della congregazione dei TdG è arrivata puntuale: “noi non festeggiamo il natale, non abbiamo niente a che fare con quel presepe, che l’assessore alla cultura del comune ha detto essere frutto dell’impegno di detenuti di varie religioni, ma noi ci siamo accertati che non è così, non ci sono TdG fra i realizzatori dell’opera” Anche i cattolici accusano il comune di fare confusione fra le fedi e di fare sincretismo, mettendo insieme tutte le religioni e prendendo quello che interessa di più.
Beata ingenuità! si sono (e ci hanno) massacrati per 2000 anni per dimostrare chi fra loro fosse il più santo, e i detenuti credevano di fargli fare pace proprio su questioni religiose.


22/12/2006 il Messaggero
Roma
Ipotesi su Maria” nuovo libro di Vittorio Messori sulla storia di Maria..... lo scrittore polemizza con la prestigiosa cronologia universale della utet che per l’anno 1858 si profonde in tante notizie anche secondarie e marginali, ma continua a rifiutarsi di citare quanto accaduto 11 febbraio, ovvero la prima apparizione della madonna a Lourdes.
Messori nel libro contesta le accuse di falsificazione delle prove sulle apparizioni e sulle guarigioni, comprese quelle in cui si certificano ricomparse di arti amputati.
Rimprovera agli scettici le parole di Emile Zola: “ci crederò solo quando vedrò ricomparire un braccio o una gamba che erano stati mozzati(quindi non abbiamo più scuse)
Messori accusa una moda antireligiosa ancora persistente, ricorda che a Lourdes vi furono tra il 1848 e il 1914 fino a 4445 guarigioni miracolose, ma che la chiesa cattolica, sempre prudente, resistette a lungo per poi riconoscere come tali ben 65.
Allora perché contare fra i miracoli anche gli altri 4380?

il presepe: cronaca di una morte annunciata


22/12/2006 il Messaggero
Roma
A montecitorio i radicali Bruno Melano e Donatella Poretti inseriscono nel presepe due bamboline barbie e due ken, in modo da formare coppie omosessuali, dei piccoli cartelli recitano” pacs now” e “
anche in italia le coppie gay come nella spagna di zapatero”
I commessi intervengono e sequestrano i pupazzetti.
Se li hanno messi i radicali saranno sicuramente illegali.
Il caso è grave, (ma non serio) quindi seguono dichiarazioni

Bertinotti: “
io che sono a favore del riconoscimento dei diritti di tutti dico che non c’è nessuna ragione di provocare una inutile e dannosa discussione sull’uno e sull’altro terreno, entrambi nobili, che attraverso scorciatoie sgradevoli vengono messi in conflitto.”
Rosy Bindi: “
ci fa male ancor prima che come cristiani, come cittadini.”
Rosalba Cesini Pdci: “ grave errore politico
Marcello Pera: “profanazione al cristianesimo
(profanazione o errore politico’)
Carolina Lussana lega: “non è stata rispettata la sacra famiglia
Luca Volontè Udc:” sfregio al credo italiani
Giorgia Meloni An:” un oltraggio
Mons Giovanni Lajolo: “gesto da commiserare
Beppe Barra attore:”gesto che và contro la tradizione, chi ama il presepio ne è rimasto offeso. Problemi di questa portata non possono essere giocati così male, in un modo così banale.... (insomma è banale o è un atto grave) l’omosessualità è sempre esistita, è sopravvissuta ai secoli e ai divieti che nel tempo ha incontrato (quindi un vaccino non servirà!), ma ora si sta proprio esagerando, le proprie angoscie vanno manifestate in altro modo.
(rieccolo...roba dei soliti froci, e chiassosi perdippiù !)
Adesso un dubbio mi attanaglia, quando a metà gennaio smonterò il mio piccolo presepe e lo sbatterò nello scatolone ammuffuto in fondo alla cantina non mancherò di rispetto alla sacra famiglia? commetterò peccato? Non sarebbe meglio poterlo portare in chiesa e metterlo nel tabernacolo?
22/12/2006 il Messaggero
roma
Il presidente della camera Fausto Bertinotti ha incontrato il cardinale Camillo Ruini, in visita alla camera per celebrare la messa per i politici, a cui hanno partecipato numerosi esponenti del centrodestra e del centrosinistra, tra questi, negli ultimi posti, anche il presidente del consigllio Romano Prodi. Alcuni hanno malignato dicendo che prodi ha da farsi perdonare il suo comportamento tenuto durante la campagna referendaria sulla legge 40 sulla PMA del 2005, durante la quale Prodi ha affermato di considerarsi un “cattolico adulto” e quindi non avrebbe tenuto conto dell’invito del card Ruini di non andare a votare.
Alla presenza del cardinale, Bertinotti ha dichiarato di essere incuriosito dalla religione, ma che proprio il rispetto che ne ha gli impedisce di andare a messa.
Ha infine chiesto al cardinale come fosse corretto dire “presepe o presepio”
io ho sempre detto presepio” risponde Ruini.
Polemica chiusa!