22/12/2006 il Messaggero
Civitavecchia
Mons Girolamo Grillo ha rinunciato al governo pastorale della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. La richiesta è stata “accettata” (le virgolette sono mie) da Benedetto XV che ha nominato come successore don Carlo Chemis, finora segretario della pontificia commissione dei beni culturali della chiesa. Mons Grillo salì agli onori della cronaca una decina di anni fa, quando una madonnina di terracotta collocata in un giardino di un parrocchiano incominciò a lacrimare sangue. Il vescovo testimoniò di aver assistito ad una lacrimazione mentre aveva la statuina fra le mani. I proprietari della statuetta furono indagati per abuso della credulità popolare, ma non il vescovo. L’allora opinionista televisivo Vittorio Sgarbi inveì contro i magistrati invitandoli ad arrestare tutti quei cattolici italiani che credono che la santa casa di Loreto avesse veramente volato.
22/12/2006 il Messagero
Roma
Il ministro della sanità Livia Turco ha dichiarato che il parere della commissione di bioetica sul caso Welby è importante in quanto “mostra che abbiamo bisogno di una normativa chiara nello stabilire come e con quali modalità poter esercitare il diritto di scelta delle cure e dei trattamenti e gli ambiti della responsabilità del medico che oggi è poco tutelato nell’’esercizio della sua autonomia professionale”.
A seguito della morte di Piergiorgio Welby per interruzione volontaria della ventilazione forzata che lo teneva in vita, il cardinale Javier Lozano Barragan ministro della salute del vaticano ha ricordato che anche papa Wojtyla rifiutò l’accanimento terapeutico. L’anziano pontefice ormai consapevole di essere arrivato alla fine, rifiutò un terzo ricovero, in quanto misura inutile. Secondo il cardinale l’accanimento terapeuticosi “potrebbe definire con legge, senza imporre niente a nessuno”... per non “penalizzare quel paziente o quel medico che decidano di ricorrervi.”
Questo se continua a parlare così dura poco in Vaticano.
22/12/2006 il Messaggero
Pesaro
Nel locale carcere di Villa Fastiggi i detenuti hanno costruito un presepe che nelle loro intenzioni avrebbe dovuto rappresentare l’universalità del messaggio cristiano della natalità; il presepe esposto nell’atrio del municipio di Pesaro portava la “firma “ delle diverse religioni: musulmani, cattolici,ortodossi, testimoni di geova. La precisazione della congregazione dei TdG è arrivata puntuale: “noi non festeggiamo il natale, non abbiamo niente a che fare con quel presepe, che l’assessore alla cultura del comune ha detto essere frutto dell’impegno di detenuti di varie religioni, ma noi ci siamo accertati che non è così, non ci sono TdG fra i realizzatori dell’opera” Anche i cattolici accusano il comune di fare confusione fra le fedi e di fare sincretismo, mettendo insieme tutte le religioni e prendendo quello che interessa di più.
Beata ingenuità! si sono (e ci hanno) massacrati per 2000 anni per dimostrare chi fra loro fosse il più santo, e i detenuti credevano di fargli fare pace proprio su questioni religiose.
22/12/2006 il Messaggero
Roma
“Ipotesi su Maria” nuovo libro di Vittorio Messori sulla storia di Maria..... lo scrittore polemizza con la prestigiosa cronologia universale della utet che per l’anno 1858 si profonde in tante notizie anche secondarie e marginali, ma continua a rifiutarsi di citare quanto accaduto 11 febbraio, ovvero la prima apparizione della madonna a Lourdes.
Messori nel libro contesta le accuse di falsificazione delle prove sulle apparizioni e sulle guarigioni, comprese quelle in cui si certificano ricomparse di arti amputati.
Rimprovera agli scettici le parole di Emile Zola: “ci crederò solo quando vedrò ricomparire un braccio o una gamba che erano stati mozzati” (quindi non abbiamo più scuse)
Messori accusa una moda antireligiosa ancora persistente, ricorda che a Lourdes vi furono tra il 1848 e il 1914 fino a 4445 guarigioni miracolose, ma che la chiesa cattolica, sempre prudente, resistette a lungo per poi riconoscere come tali ben 65.
Allora perché contare fra i miracoli anche gli altri 4380?